La Scuola Medica Salernitana è una delle prime e più importanti istituzioni medica d’Europa nel Medioevo e può essere considerata come l’antesignana delle moderne Università.
La Scuola si fondava sull’unione tra la tradizione greco-latina e le nozioni delle culture araba ed ebraica. Essa rappresenta un momento fondamentale nella storia della medicina per le innovazioni che introduce nel metodo e nell’impostazione della profilassi.
L’approccio era basato fondamentalmente sulla pratica e sull’esperienza che ne derivava, aprendo così la strada al metodo empirico e alla cultura della prevenzione.
La Summa dell’insegnamento salernitano è condensata nei versi che suggeriscono un tipo di vita igienica e tranquilla:
“…se vuoi star bene, se vuoi vivere sano, scaccia i gravi pensieri, l’adirarti ritieni dannoso.
Bevi poco, mangia sobriamente;
non ti sia inutile l’alzarti dopo pranzo;
fuggi il sonno del meriggio;
non trattenere l’urina, né comprimere a lungo il ventre;
se questi precetti fedelmente osserverai, tu lungo tempo vivrai.
Se ti mancano i medici, siano per te medici queste tre cose: l’animo lieto, la quiete e la moderata dieta…”
Di particolare importanza, dal punto di vista culturale, è anche il ruolo svolto dalle donne nella pratica e nell’insegnamento della medicina. Le donne che insegnarono e operarono nella scuola divennero famose col nome di Mulieres Salernitanae.
Il Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana è stato ideato e curato da Maria Pasca con la regia di Maria Rosaria Mari e si è avvalso della consulenza scientifica di Alessandro Di Muro e Luciano Mauro.
Nel Museo Virtuale rivive in chiave divulgativa e con i linguaggi della più aggiornata innovazione digitale una gloriosa pagina di storia della città di Salerno. L’allestimento rappresenta un adeguamento tecnologico e formale del Museo Didattico della Scuola Medica Salernitana, già realizzato nel 1993 nell’antica chiesa di San Gregorio, al fine di porre rimedio ad una grande lacuna dell’offerta culturale della città, che, se pur fortemente legata alla memoria della celebre scuola, non era in grado di fornire alcuna testimonianza materiale della sua esistenza.
A questa mancanza di documentazione in loco corrisponde infatti anche un’assoluta incertezza nell’identificazione di sedi e luoghi legati all’attività della scuola, concorrendone al fascino.
Il percorso narrativo del museo sintetizza tre secoli fondamentali di elaborazioni scientifiche e filosofiche, in particolare il periodo che va dall’XI al XIII, quando Salerno era un potente centro di attività commerciale e di elaborazione culturale nel cuore del Mediterraneo.
La virtualità immersiva, realizzata nel Museo grazie alla stretta collaborazione con il Dipartimento di Matematica ed Informatica dell’Università di Salerno, ha permesso di applicare la tecnologia alla storia per permettere al visitatore di accedere alle distanze secolari degli eventi narrati, come attraverso un binocolo capovolto.
Il percorso inizia con il Museo Virtuale vero e proprio che propone una ricostruzione in 3D della cappella palatina di S. Pietro a Corte, fulcro della vita religiosa e civile della città a partire dall’VIII secolo, quando fu realizzata da Arechi II.
A questo si affianca il teatro stroboscopico, dove prendono vita delle drammatizzazioni dei grandi protagonisti della Scuola Medica Salernitana, maestri insigni e filosofi di formazione, a testimoniare direttamente le loro esperienze e a rendere in narrazione i contenuti delle loro dottrine.
Gli autori che si manifestano nel cromakey parlano al visitatore direttamente dalle pagine dei loro volumi per far sì che il visitatore, attraverso l’immersione in questo universo di saperi, possa fruire della conoscenza con gioioso divertimento.